Descrizione
Ecco perché siamo qui, fra le braccia di una fabbrica che oggi finalmente ci accoglie al termine di una lunghissima e fondamentale campagna di restauri protrattasi per quasi venti anni; ecco perché siamo qui, fra queste membra ormai consolidate, liberate da polveri centenarie e depositi di sostanze estranee e per questo ancora più capaci di parlare: siamo qui con dentro di noi quel senso di ammirazione e quella misteriosa lealtà che da sempre ha caratterizzato (come dice Jorge Luis Borges delle opere ‹classiche›) l’atteggiamento fiducioso, colmo di devoto rispetto e di emozionata aspettativa di una rivelazione, quale che sarà, con cui gli uomini si sono rivolti alle opere, appunto, alle vicende e ai pensieri grandi del loro passato, di quello che ritengono essere la loro più preziosa essenza: quella che, sola, è capace di rivelare ad essi stessi le loro radici più sacre.
Ci aiutano le voci degli autori chiamati ad accompagnarci in questo viaggio pensato per toccare alcuni punti sensibili dell’edificio, della sua storia e della sua natura. Ci aiutano le immagini, così profondamente intrecciate con la parola, altrettanto fondamentali poiché capaci di custodire le memorie del tempo e trasmetterle ai nostri occhi. Il tema di questo articolato svolgimento non è quello della completezza, impossibile da raggiungere e mai invocata, ma del mosaico di storie, di valori da cui risalire all’idea di un nucleo confidenziale, un centro dove la visione si coagula.
Il titolo del volume riflette l’ordito di questa raccolta di letture pensata per dar corpo a un disegno storiografico che mette insieme degli affondi specialistici. La cattedrale lucchese nel suo complesso chiede certo ancora di più di una serie estesa e articolata di saggi approfonditi e rigorosi, espressione delle diverse possibilità di lettura del monumento: molti restano i nodi critici da affrontare e indagare, le ricerche e le intuizioni da sviluppare, le porte socchiuse che attendono di essere spalancate, ma il senso di queste pagine è quello di aprirsi a una sorta di vista interiore, di senso interno che dovrebbe essere proprio e imprescindibile della storiografia. Le parole e le immagini che tengono vivo il ricordo ci trasportano dentro storie piene di echi e di memorie. Ecco perché siamo qui: per riscoprire una parte di noi stessi, anche attraverso il tempio che ci apprestiamo a esplorare, faro splendente della nostra civiltà, luogo sacro non soltanto per gli uomini di fede, ma per tutti i nostri simili.
Questo libro è dedicato a Gabriele e Ilaria, al loro viaggio perenne.
Paolo Bertoncini Sabatini
Recensioni
Ancora non ci sono recensioni.