Benvenuti in Publied
Free Call +39 346 0941723

Giotto in San Francesco

Per la prima volta un’opera di Giotto viene esposta a Lucca. Quello che il pittore fiorentino non ha mai fatto quando era in vita, avendo attraversato la Toscana in più occasioni senza però giungere a Lucca, lo farà ora, a distanza di settecento anni, con ciò che di più autentico, vivo e concreto alimenta i nostri giorni: la sua arte.

Categoria: Tag: , , Product ID: 1512

Descrizione

Per la prima volta un’opera di Giotto viene esposta a Lucca. Quello che il pittore fiorentino non ha mai fatto quando era in vita, avendo attraversato la Toscana in più occasioni senza però giungere a Lucca, lo farà ora, a distanza di settecento anni, con ciò che di più autentico, vivo e concreto alimenta i nostri giorni: la sua arte. Rivoluzionaria, senza tempo, capace di creare corpi veri e solidi nello spazio pur dipinti su una tavola o su un muro. Proprio come si presenta la Madonna di San Giorgio alla Costa, il capolavoro che il Comitato Nuovi Eventi per Lucca (organismo creato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca e dalla Fondazione Ragghianti) porta in città il 4 ottobre prossimo, nella ricorrenza della Festa di San Francesco.
Giotto in San Francesco è il titolo della mostra, che vedrà protagonista un’unica opera dell’allievo di Cimabue, in esposizione per due mesi, fino all’8 dicembre, nella Chiesa di San Franceschetto, annessa al complesso monumentale dedicato al Santo di Assisi.
L’operazione vuole essere il coronamento di un percorso artistico forte e radicato nell’area lucchese, dove pure esistono significative testimonianze della pittura antecedente alla rivoluzione operata da Giotto. La Madonna di San Giorgio alla Costa costituisce così una sorta di tassello mancante per la ricostruzione di un periodo artistico – quello medioevale – che anche a Lucca conobbe episodi di grande vivacità e fulgore, come bene dimostrano le evidenze artistiche riferibili ai secoli XII e XIII presenti sul territorio.
Giotto, unanimemente riconosciuto come il primo grande iconografo del Santo di Assisi e come il più diretto interprete artistico della poetica di fede, vita e sensibilità dell’Assisiate, realizzò quest’opera, databile intorno al 1295, negli anni della sua giovinezza nella quale sono ancora più evidenti i caratteri della sua rivoluzione pittorica di distacco dalla innaturale stilizzazione dei secoli precedenti.
Il capolavoro, proveniente dal Museo Diocesano di Santo Stefano al Ponte di Firenze, rimase coinvolto nell’attentato di via dei Georgofili nella notte tra il 26 e il 27 maggio del 1993. In quella occasione la Madonna fu trafitta da una miriade di schegge di vetro, iniziando un lunghissimo percorso di restauro, affidato alle abili mani di Paola Bracco dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze.

La restituzione alla città del complesso conventuale di San Francesco ha segnato la stagione dei ‘nuovi spazi’  per la città. Intendendo con questi il contesto urbano rivitalizzato dalla grandiosa opera di restauro, in cui anche gli spazi ‘antichi’, finora degradati e dimenticati, sono tornati a risplendere, come ‘nuovi’.  Dopo i ‘nuovi spazi’ per la città, adesso nascono i ‘nuovi eventi’ per la città. Sempre, rigorosamente, fra virgolette, a significare che non ci si vuole sovrapporre a nessuno, ma solo proporre una serie di manifestazioni culturali, artistiche e di spettacolo nei periodi meno frequentati, e cioè nell’autunno-inverno, in modo da arricchire e ampliare temporalmente l’offerta culturale che la città di Lucca propone ad un turismo locale, regionale e nazionale sempre più esigente. E ciò, secondo una visione che vuole le fondazioni assumere un ruolo esclusivamente sussidiario rispetto a istituzioni, enti pubblici e privati.

Recensioni

Ancora non ci sono recensioni.

Solamente clienti che hanno effettuato l'accesso ed hanno acquistato questo prodotto possono lasciare una recensione.

Verified by MonsterInsights