Descrizione
La produzione della carta in un’area strategica come quella lucchese – ci riferiamo ovviamente al Distretto di Capannori – è una tradizione che risale addirittura al XIII secolo.
La posizione geografica favorevole e la ricchezza d’acqua: sono alcuni aspetti basilari per lo sviluppo costante che si è poi concretizzato con le prime vere e proprie cartiere, nel XVI secolo; ma è dalla metà del XIX secolo che si avvia in maniera decisiva la trasformazione imprenditoriale, da artigiana ad industriale, con la produzione cartaria che poi verrà integrata dalla cartotecnica. I numeri– è noto – sono da capogiro, da boom economico (o meglio, socioeconomico): come numero di aziende – e di occupati – a sempre più alta specializzazione, come quantitativi esportati, come fatturato complessivo.
È in questo contesto, e in parallelo, che sorge l’attività del commercio della carta da macero, che vede la famiglia Citti sempre più impegnata fin dagli anni Sessanta. Nel 1992, vent’anni fa, la svolta. Giampaolo, figlio di Michele, si trovò di colpo a dover fare una scelta, e non ebbe dubbi: decise di prendere in mano le redini della (piccola) azienda familiare. Giampaolo aveva vissuto le sue prime esperienze lavorative in un’altra azienda, ben impostata ma che operava in un settore completamente diverso: un periodo formativo che comunque gli avrebbe permesso di affinare quelle caratteristiche che poi si riveleranno determinanti. E infatti, già fin dalla seconda generazione l’attività del commercio della carta da macero dei Citti imbocca la strada di una crescita esponenziale, con l’obiettivo preciso imposto dal nuovo e giovane responsabile, di migliorare e migliorarsi in continuazione.. I numeri– è noto – sono da capogiro, da boom economico (o meglio, socioeconomico): come numero di aziende – e di occupati – a sempre più alta specializzazione, come quantitativi esportati, come fatturato complessivo.
È in questo contesto, e in parallelo, che sorge l’attività del commercio della carta da macero, che vede la famiglia Citti sempre più impegnata fin dagli anni Sessanta. Nel 1992, vent’anni fa, la svolta. Giampaolo, figlio di Michele, si trovò di colpo a dover fare una scelta, e non ebbe dubbi: decise di prendere in mano le redini della (piccola) azienda familiare. Giampaolo aveva vissuto le sue prime esperienze lavorative in un’altra azienda, ben impostata ma che operava in un settore completamente diverso: un periodo formativo che comunque gli avrebbe permesso di affinare quelle caratteristiche che poi si riveleranno determinanti. E infatti, già fin dalla seconda generazione l’attività del commercio della carta da macero dei Citti imbocca la strada di una crescita esponenziale, con l’obiettivo preciso imposto dal nuovo e giovane responsabile, di migliorare e migliorarsi in continuazione.
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