Descrizione
Da anni si sentiva la necessità, direi quasi l’urgenza, di un volume in grado di fornire una panoramica esaustiva sulla grande ricchezza culturale e artistica che caratterizza la Valle del Serchio. Un territorio a volte aspro, composto da tante comunità, alcune ‘distese’ sul fondovalle, altre quasi nascoste tra le coste degli Appennini e delle Apuane. Un sistema sociale e culturale unico certo, ma anche fortemente differenziato a causa di una storia geopolitica fatta di alterne vicende, che un tempo crearono divisione e contrasto, ma il cui risultato, ai nostri occhi, è poi stato quello di una splendida varietà. Era dunque attesa una pubblicazione in grado di raccontare la ‘fiorentinità’ di Barga e delle sue terre Robbiane, ma anche la bellezza delle architetture romaniche, la fortuna della scultura lignea e i capolavori della pittura che adornarono le chiese di Mediavalle e Garfagnana. Queste terre sono oggi attraversate da molti percorsi culturali e artistici che traducono in realtà il modello del cosiddetto ‘turismo lento’. Terre dove la varietà paesaggistica, i ‘cammini’ di pellegrinaggio e una cultura enogastronomica solida e radicata completano un’offerta variegata e in continua crescita. Pubblicazioni di questo genere non possono che contribuire a divulgare e promuovere in Italia e nel mondo il territorio in tutte le sue particolarità. Una promozione efficace, anche perché, come di consueto, l’editore ha corredato gli approfondimenti e la narrazione di questa ‘storia d’arte’ con un apparato fotografico di altissima qualità, che invita il lettore a intraprendere un viaggio, accompagnato dai testi di specialisti versati sui singoli argomenti, ognuno coinvolto per illustrare una specifica ‘porzione’ di bellezza che nei secoli ha arricchito la Valle.
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