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3 marzo 2017, nuova presentazione per “La lucchesia e il suo folklore”

3 marzo 2017, nuova presentazione per “La lucchesia e il suo folklore”

Oggi, venerdì 3 marzo alle 17, nella biblioteca comunale di Borgo a Mozzano verrà presentato il libro “La Lucchesia e il suo folklore” (ed. Publied) di Giampiero Della Nina. Insieme all’autore e al moderatore Marco Nicoli, interverrà anche il sindaco Andreuccetti. L’evento è ad ingresso libero, per ulteriori informazioni rivolgersi alla biblioteca stessa (0583 888045 oppure biblioteca@nullcomune.borgoamozzano.lucca.it).

Intanto il volume è stato presentato al polo culturale Artemisia di Capannori, a Tassignano. Le 280 pagine, arricchite di immagini significative, sono suddivise in sequenza secondo i 12 mesi dell’anno: gennaio mette ai monti la parrucca, febbraio grandi e piccoli imbacucca, marzo libera il sol di prigionia, aprile di bei colori orna la via, maggio vive fra musiche d’uccelli, giugno i frutti appende ai ramoscelli, luglio matura le messi al solleone, agosto le fa in fasci e le ripone, settembre di dolci grappoli arrubina, ottobre vendemmia ed empie le tina, novembre aride foglie ammucchia in terra, dicembre ammazza l’anno e lo sotterra.

Col metodo dell’intervista, l’autore è stato stimolato a parlare intanto di carnevale e Quaresima – temi attuali in un periodo parecchio interessante per un cultore di tradizioni -, di usi e costumi del mese di marzo, poi dei riti di primavera, di sacre rappresentazioni, di Pasqua, e così via. Argomenti che hanno destato la curiosità dei presenti, coinvolti a dialogare e porre domande contribuendo così al successo dell’iniziativa.

E’ stato inoltre ricordato che a metà anni ’50 venne istituita la Federazione italiana tradizioni popolari, proprio per promuovere e tutelare il folclore italiano anche a livello internazionale. E in lucchesia queste tradizioni sono particolarmente numerose tanto che nella seconda metà degli anni ’70 l’allora presidente della Provincia di Lucca istituì il Centro tradizioni popolari (n.d.r.: purtroppo abolito nel 2012) nominando direttore il professor Gastone Venturelli originario del Comune di Molazzana in Garfagnana, etnologo, docente alle università di Urbino e poi di Firenze. Fu un fiorire di manifestazioni, in particolare dei “maggi”; testimonianze e materiale vario venne raccolto in abbondanza, una documentazione fondamentale per gli studiosi. Auspicabile, infine, che nelle varie scuole medie dell’intera provincia ci sia una ritrovata attenzione per “il modo di essere, di pensare e di interpretare la vita del lucchese di una volta, ricostruito attraverso proverbi, leggende, superstizioni e tradizioni

(fonte: Lo Schermo)

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